Maria Grazia Chiuri: la strada del successo tra lavoro, costanza e dedizione.

The Little Vain

Maria Grazia Chiuri è una stilista italiana di fama internazionale, nonché attuale e prima direttrice creativa della collezione femminile di Dior. Nasce a Roma il 2 febbraio del 1964 e conclude i suoi studi presso l’Istituto Europeo del design (IED). I suoi genitori desiderano e sognano la vita universitaria, Maria Grazia quella accademica. La soluzione? Frequentare entrambe. Chiuri si iscrive alla Sapienza di Roma, segue i corsi dello IED e sostiene gli esami previsti per ambe due le facoltà. Dopo due anni decide di mettere fine alla sua carriera universitaria e di seguire il suo cuore, instaurando un legame indissolubile con la moda. Nascere in una famiglia normale, senza troppe ambizioni e imposizioni verso i propri figli è quella che, ad oggi, la stilista reputa la sua più grande fortuna. Questa è l’unica occasione in cui – Maria Grazia Chiuri – affianca la fortuna al suo nome. Secondo la designer, la vita non è costituita solo da essa, bensì da « lavoro e passione ». Nulla viene al caso, o almeno « a me non è mai stato regalato nulla ».

Da Fendi a Valentino (insieme a Pierpaolo Piccioli)

Maria Grazia Chiuri inizia il suo sodalizio con il mondo della moda nel 1989. In quell’anno entra a far parte del team Fendi, un’azienda a conduzione familiare ed esclusivamente al femminile. Lì, a modo di conoscere e apprendere tantissime cose, contribuendo alle creazione della Baguette bag; e cosa più importante di tutte ha il privilegio di non dover scindere il lavoro dalla sua maternità. La stilista, infatti, porta a lavoro i suoi figli – Rachele e Niccolò – ogni qual volta ne ha la necessità. Ed è proprio grazie a questa importante opportunità se ora, la designer, può ritenersi una « donna realizzata sia nella sfera lavorativa sia personale ». Nel 1999 viene reclutata da Valentino Garavani e insieme allo stilista romano Pierpaolo Piccioli – ora direttore creativo di Valentino – entra a far parte del team di Valentino, per poi diventarne ambe due direttori creativi.

Maria Grazia e Pierpaolo apportano grandi modifiche all’interno della maison. La più importante? La nascita della collezione degli accessori. Nel 2016 – dopo 17 anni da Valentino – lascia le redini al collega e vola in Francia, dove ad attenderla vi è una delle più grandi maison francesi: Dior.

Un nuovo inizio: Dior

Maria Grazia Chiuri diventa ufficialmente la prima donna direttrice creativa di Dior e per la prima volta nella storia la collezione femminile riesce a riscontrare più successo di quella dedicata ai prodotti di bellezza (Dior beauty).

La direttrice creativa apporta grandi modifiche all’interno del brand e dona una nuova voce al femminismo moderno, con la realizzazione della t-shirt « we should all be feminists » (dovremmo essere tutte femministe). Il pezzo forte realizzato dalla Chiuri da Dior? La Book Tote. Una borsa personalizzabile e ricamata, che identifica le persone, dando loro la possibilità di far incidere il proprio nome su di essa.

Dior conferma il talento di Maria Grazia. Qui – rispetto a Fendi e Valentino – non ha il piacere di conoscere il fondatore della maison e si rifugia nello studio della sua storia. Ed è proprio ciò a dare piena libertà all’ego creativo della designer romana. Cresciuta con gli abiti di seconda mano di sua cugina, la stilista, vede nella moda e ne suoi amati jeans un modo per conquistare la sua identità e per definire la sua personalità.

Cosa contraddistingue Maria Grazia Chiuri da i suoi colleghi?

Maria Grazia Chiuri vive la moda nella sua totale informalità e nel suo significato originale: la moda come ricerca d’identità. Guarda le tendenze e cerca di farle sue, senza perdere la sua strada – quella della totale trasparenza e lucidità – e difende i diritti di tutti i lavoratori di questo settore. Non sceglie mai di far sfoggiare le sue creazioni a modelle di fama internazionale onde evitare di focalizzare l’attenzione del pubblico su di loro. I vestiti devono essere i soli protagonisti delle sfilate. Secondo la direttrice creativa, le modelle rappresentano dei manichini neutrali, in quanto ogni persona deve riuscire a immaginarsi con addosso tutti i vestiti mostrati in passerella. La direttrice creativa di Dior non pensa mai al successo e non ha mai focalizzato il suo lavoro su di esso. Una vita in salute e serena, un tetto sopra la testa, un lavoro e riuscire a pagare le bollette erano e rimangono le sue attuali priorità.

Maria Grazia Chiuri resta umilmente con i piedi per terra. Non sogna i cambiamenti e non aspetta che essi si realizzano senza fatica.

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