Moda

Gianni Versace, 25 anni senza il creatore dell’omonima casa di moda.

25 anni, un quarto di secolo, senza Gianni Versace.


The Little Vain

25 anni. Non aggiungerei quasi nient’altro, ma l’eredità di Gianni Versace merita di essere ricordata all’infinito. Io non ero ancora nata, eppure, la sua arte la sento molto vicino alla quotidianità del mondo di oggi. Unica. Magica. Non si può sfuggire allo sguardo di Medusa, della medusa di Versace, che rapisce e pietrifica lo sguardo di chi la osserva.

Credit: Getty Images

A 25 anni di distanza dal quel triste 15 luglio 1997, Gianni Versace è come se fosse ancora tra noi. Narrare la sua storia non è ciò che mi sento di fare, perché tutti la conoscono, e se così non fosse – cosa al quanto improbabile – basta curiosare sul web per trovare tutte le informazioni che si desidera avere. Nella mia mente, Gianni Versace viene associato alla figura di sua sorella Donatella Versace, sua musa ispiratrice sin dalla giovane età.

Lei è il continuo del sogno del fratello e vive per lui. Un lavoro che compie con la bontà e il cuore spezzato dal dolore e che deve andare avanti per continuare il progetto di suo fratello, uno stilista che continua a vivere nella memoria di tutti coloro che non si stancheranno mai di riconoscere il suo genio.

Credit: donatella_versace / Instagram

Gianni e Donatella saranno per sempre, la musa e il maestro l’uno dell’altro, perché si sono amati in vita e si amano nel ricordo, e come diceva Rumi « per chi ama con la testa e con il cuore non esiste separazione ».

Credit: donatella_versace / Instagram

Gianni Versace rimarrà per sempre un maestro indiscusso della moda, che riesce a rimanere attuale nel presente, e che saprà adattarsi in ogni tempo, perché il talento che diviene arte non smette di esistere. Gianni ha cambiato il mondo della moda, rendendo la donna audace, provocante e sensuale. Indimenticabile l’abito realizzato con le spille da balia. Un evergreen di Versace.

Senza l’influenza e l’eredità del creatore della Medusa, molti degli stilisti che conosciamo ora – e magari anche lo stesso Franco Moschino – non avrebbero mai scelto la strada della moda. Naomi Campbell, Christy Turlington – per citarne alcune – non sarebbero nessuno, e le top model di ieri e di oggi non esisterebbero.

Caro Gianni, sei stato tanto e sei ancora molto per noi che amiamo la moda, un mondo che molto spesso viene visto nella sua frivolezza e che proprio come i tuoi vestiti, è molto di più.

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