Donatella Versace: la stilista italiana che ha portato avanti il sogno di suo fratello Gianni Versace (1946-1997).
Chi è Donatella Versace?
Donatella Francesca Versace è una stilista italiana nata il 2 maggio del 1955 a Reggio Calabria. È la sorella dello stilista italiano Gianni Versace assassinato nell’estate del 1997, nonché fondatore dell’omonimo brand Versace.
I fratelli Versace, Gianni (1946-1997), Santo (1944) e Donatella (1955) iniziarono la loro avventura nel mondo nella moda negli anni ’80. Inizialmente ognuno di loro svolgeva un ruolo diverso e distinto, ma con la morte di Gianni le cose dovettero cambiare improvvisamente: Donatella prese il posto di Gianni.
Donatella è una vera forza della natura, è umile, è simpatica, ed è una donna molto alla mano. Nonostante il successo è riuscita a rimanere con i piedi per terra. La ricchezza e il potere del nome Versace non hanno cancellato il dolore lasciato nel suo cuore dalla morte di Gianni.
I fratelli Versace
Gianni e Donatella erano molto uniti e si sostenevano a vicenda. Fu lo stesso Gianni a consigliare alla sorella di tingersi i capelli biondo platino come la cantante Patty Pravo, un’artista che l’allora aspirante stilista amava tantissimo. Donatella aveva solo 11 anni ed iniziarono con delle piccole meches.
Donatella aveva una grande ammirazione per suo fratello e il suo lavoro. Gianni amava sua sorella e cercava sempre di spronare la sua creatività. La stilista con la morte del fratello ha dimostrato al mondo quanto sia talentuosa ed ha continuato a ricordare al mondo quanto Gianni Versace e la sua moda siano ancora vivi e presenti in ogni suo abito.
Versace celebra le donne e la loro forza
Versace nasce dall’idea di mostrare al mondo la forza della bellezza femminile e dalla voglia di dimostrare che nessuna donna deve avere paura di mostrare la propria femminilità. Le donne di Versace sono donne forti, anticonformiste, passionali e coraggiose.
Ogni abito di Gianni si ispirava a sua sorella Donatella. Le donne disegnate dallo stilista riflettevano lei, perché lo stilista disegnava abiti che si dovevano adattare alle forme della donna e non il contrario. Avere Donatella a suo fianco è stato fondamentale per lui, perché grazie a lei è riuscito a capire l’universo e il corpo femminile.
Nel 1997 Gianni morì e nel 1998 Donatella subentrò al suo posto. La stilista non ha mai avuto paura di mostrare al pubblico le sue fragilità e il suo dolore per la perdita. I dubbi iniziali sono stati tanti, perché non si sentiva di essere all’altezza di seguire le orme del suo defunto fratello, ma la voglia di onorare Gianni e la sua grandezza hanno avuto la meglio su di loro.
La connessione tra musica e moda
Donatella è una donna dall’animo rock che ha sempre visto nella musica una grande alleata per la moda. Molti dei suoi amici più intimi sono delle star della musica come Elton John e Lady Gaga. Uno dei suoi più grandi amici era il cantautore statunitense Prince (1958-2016).
Una volta la star di ‘Purple Rain‘ invitò Donatella nella sua villa di Minneapolis per un concerto privato. L’evento durò due ore e le uniche persone presenti in quella sala oltre alla stilista erano il cantante Lenny Kravitz e il produttore discografico Puff Daddy, noto anche come Diddy.
Per Donatella musica e moda rappresentano il connubio perfetto, in quanto la prima riesce sempre a rompere le barriere e la seconda cerca di osare. Secondo la stilista è proprio la musica a dare voce alla moda. A testimonianza di ciò Donatella ha collaborato tantissime volte con la cantante americana Lady Gaga affermando che: « Lady Gaga è il presente e il futuro. È l’artista più rivoluzionaria e ispirante degli ultimi tempi. È audace e senza paura ».
Lady Gaga ha scritto anche una canzone in onore della stilista dal titolo ‘Donatella’ contenuta nel suo terzo album in studio ‘Artpop‘ rilasciato nel 2013.
La modelle da fotografia diventano anche modelle da passerella
A Donatella si deve anche la nascita delle supermodelle più famose degli anni ’90 come Naomi Campbell e Claudia Schiffer. Fu lei a proporre al fratello Gianni di far sfilare queste modelle con i suoi abiti. Prima di ciò queste modelle lavoravano con il brand solo per servizi fotografici, mentre per le passerelle venivano utilizzate altre modelle più esili e con un fisico conforme a canoni di bellezza preimpostati. Donatella disse al fratello di provare ad utilizzare le stesse modelle dei servizi fotografici per le sfilatale, perché era rimasta colpita dalla loro grinta e dalla loro bellezza imperfetta e normale. Gianni acconsenti e questo evento condusse Versace alla nascita delle ‘muse di Gianni‘.
Nel 2017, in occasione della scomparsa dello stilista, le muse di Gianni tornarono in passerella per la sfilata organizzata da Donatella in onore dei 20 anni dalla sua scomparsa.
Come ama ricordare Donatella: « Le mie muse cambiano spesso. C’è da dire che ogni desiner è anche un po’ di musa per sé stessa, dobbiamo solo imparare ad ammetterlo ».
L’abito che proclamò Donatella Versace come stilista
Tra gli abiti più significativi di Versace con Donatella al suo timone è impossibile non ricordare quello verde indossato dalla cantante statunitense Jennifer Lopez ai Grammy Awards nel 2000.
Il vestito noto come ‘Jungle dress‘ era costituito da chiffon di seta ed era stato presentato per la prima volta alla Milano Fashion Week.
L’enorme successo mediatico di quel look è rimasto invariato negli anni ed ancora oggi quando si pensa agli abiti realizzati da Donatella per l’impero Versace il ‘Jungle dress’ è il primo a cui si fa riferimento.
Il vestito è stato riportato sulla passerella in una sua variante alla Milano Fashion Week nel 2020, dove la stessa JLo chiuse la passerella sfilando con l’abito.
Un nome importante da portare avanti
Donatella è una donna che nel momento più fragile della sua vita ha dovuto farsi forza e portare avanti insieme al fratello Santo il patrimonio di famiglia creato dell’amato fratello Gianni, nonché genio e mente creativa che del brand Versace, un marchio che ha portato l’Italia nel mondo. Molto spesso quando uno stilista muore con lui smette di esistere una parte della storia del suo brand, perché ogni nuovo arrivato nel team riscrive il presente di ogni casa di moda basandosi sul passato. In questo caso il passato di Gianni non ha mai smetto di esistere, perché Donatella ha scelto di continuare a creare abiti che si ispirassero a sua fratello ed alla sua concezione artistica.
The Little Vain
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