Moda

Tutto quello che dovreste sapere sul brand Moschino.

La storia di Moschino e del suo fondatore Franco Moschino.

Moschino: uno dei brand di moda italiana più amato e discusso da sempre in tutto il mondo!


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Moschino è una casa di moda italiana con sede a Milano ed acquistata dal gruppo Aeffe, che deve la sua notorietà al suo stile eccentrico.

La storia di Moschino e del suo fondatore Franco Moschino.
Credi: Getty Images

Ogni abito firmato Moschino Couture viene progettato con l’intento di provocare e scuotere la società. La moda anticonformista non deve essere ridursi a pura bellezza, ma dare una voce al mondo ed alle sue problematiche. In questo caso: la moda deve essere l’antagonista di se stessa.

Moschino e le sue sfilate più eccentriche.
Credit: Getty Images

In un mondo superficiale, che identifica le persone esclusivamente in base alla loro apparenza, l’eleganza è il massimo comfort a cui ogni individuo può aspirare. L’eleganza, però non è una cosa per tutti: è esclusiva. In tanti la possono bramare, ma solo in pochi la possiedono veramente, perché come disse la famosa giornalista italiana Franca Sozzani (1950-2016): « L’eleganza è un dono, una dote naturale ». Moschino arriva in soccorso per tutte le altre persone che non possiedono questo “dono“.

Se non potete essere eleganti, siate almeno stravaganti.

Franco Moschino
Moschino: la moda antimoda.
Credit: Getty Images

La storia di Franco Moschino

Franco Moschino (1950-1994) nasce ad Abbiategrasso in provincia di Milano. Nel 1967 si iscrive all’Istituto Maragoni di Milano e nel 1971 inizia a lavorare per Gianni Versare. Non ama definirsi “stilista“, perché non è ciò che lo rappresenta. Disegna e sogna di fare il pittore, per poi mettere da parte – anche se non del tutto – questa sua passione, in quanto poco profittevole.

La storia di Franco Moschino. Chi era?
Credit: Ron Galella

Non dico che io creo. Io copio ovviamente. Non sono mai stato interessato al punto di vista del sarto o del creatore. La moda è un’impressione visuale e per questo che spesso rifiuto che mi si chiami stilista. È un lavoro stupido, superficiale. L’aspetto sociale e psicologico è molto più interessante.

Franco Moschino

La nascita di ‘Moschino Couture?’

Nel 1983 fonda Moschino Couture ? e nel 1988 Moschino Cheap e Chip donna e uomo, una linea maggiormente accessibile e con costi inferiori rispetto alla prima.

Moschino e i vestiti che rimandano alla fattoria.
Credit: Getty Images

Non c’è libertà senza caos.

Franco Moschino

Moschino celebra la libertà. Non esistono impostazioni da rispettare o regole di buon gusto, perché ogni persona deve avere il diritto di indossare ciò che ama. Le collezioni sono abolite, in quanto non esiste un limite per poter indossare un capo d’abbigliamento. Vi piace una cosa, ma sono tanti anni che la possedete? Continuate ad indossarla con orgoglio!

Un uomo che non vuole definirsi

Franco Moschino è un uomo complesso. Non ama parlare troppo di sé, ma adora far parlare la gente di sé. Non ama la fama e non mira ad essa. Lui vuole soltanto esprimere la sua opinione, e per farlo utilizza le passerelle.

Non ho speranza di essere capito.

Non so cosa faccia la gente con le cose che faccio per loro.

Non mi importa.

Non voglio essere capito o venduto e diventare ricco o popolare.

Una volta che ho fatto qualcosa non mi riguarda più.

Franco Moschino

L’antimoda

I vestiti di Moschino gridano libertà, e molti di questi lo fanno con delle scritte incise come “Moschifo“, “Il buon gusto non esiste“, “Stop the fashion system“.

Gli abiti sono del tutto rivoluzionari: i bottoni vengono sostituiti da girandole e forchette. La moda che va contro la moda e le modelle sfilano in ginocchio, mentre, gli inviti dei giornalisti per assistere alle sfilate sono delle mutande stilizzate.

Franco Moschino cerca di pulire la moda dai suoi eccessi e per farlo realizza abiti buffi, eccentrici e fuori dagli schemi. Il suo obiettivo? Una moda ecologica.

I vestiti buffi devono essere fatti estremamente bene, perché è lì che trovi quel che è chic.

Franco Moschino
Moschino: le modelle sfilano in ginocchio!
Credit: Getty Images

I X anni di Kaos

Nel 1993 Franco Moschino celebra alla Permanente di Milano la collezione ‘X anni di Kaos‘. Le opere d’arte dello stilista vengono mostrate al pubblico per la prima volta. In quell’occasione, come un vero preambolo, la sfilata si conclude con le seguenti parole: « Io non voglio dipingere altri vestiti. Non so per chi sono e non voglio conoscere altri angeli, perché non scherzerebbero più con me. Lasciatemi qui su una nuvola bianca». Il 18 settembre del 1994 Franco Moschino muore.

Jeremy Scott

A partire dal 2013 lo stilista statunitense, Jeremy Scott (45), è il nuovo direttore creativo di Moschino Couture.

Jeremy Scott: chi è il nuovo direttore creativo di Moschino?
Credit: jeremyscott / Instagram

Jeremy condivide gli stessi ideali di Franco Moschino ed ha la sua stessa concezione artistica della moda.

Jeremy Scott: chi è il nuovo direttore creativo di Moschino?
Credit: Getty Images

Nulla è mai alla moda, nulla è mai fuori moda.

Jeremy Scott
Jeremy Scott: chi è il nuovo direttore creativo di Moschino?
Credit: Getty Images

Lo stilista riporta il brand alle sue origini e lo fa con uno stile californiano. I colori in tutte le loro salse sono il suo punto di forza.

Moschino: Jeremy Scott trasforma le modelle in torte!
Credit: Getty Images

Jeremy Scott sembra aver capito il mondo di Franco Moschino senza averlo mai conosciuto. Lo stilista americano è probabilmente la prima persona ad aver capito le sue idee ed i suoi ideali.

Jeremy Scott ha restituito a Moschino la sua forza e il suo grido di battaglia!

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