Il naso della top model brasiliana Gisele Bündchen all’inizio della sua carriera era ritenuto troppo grande e lungo per essere immortalato in uno scatto fotografico.
The Little Vain
Gisele Bündchen, la top model brasiliana più famosa al mondo nei primi anni ’00, non ha dovuto lottare contro stereotipi di bellezza per riuscire ad affermarsi nel mondo della moda. Il suo viso era ritenuto troppo imperfetto, gli zigomi e la mascella troppo pronunciati. Le lentiggini non aiutavano di certo in quegli anni, ma la cosa che prevaleva su tutte queste caratteristiche non ritenute adatte ai canoni estetici del mondo della moda era il suo naso. Nonostante ciò, Gisele, decise di non arrendersi e continuò a provare, perché come lei stessa ha affermato: «Anche se non ero la ragazza più bella, sarei stata quella con più energia e voglia di fare». Nulla di più vero! Gisele è entrata nel mondo della moda con tutta la grinta esibendo in passerella la sua famosa “horsewalk“. Ad oggi risulta essere l’unica modella con una formazione “vecchio stampo” che è riuscita a raggiungere il successo delle top model degli anni ’90 come Naomi Campbell, Christy Turlington, Claudia Shiffer e Linda Evangelista.
Il successo con Victoria’s Secret
La modella è conosciuta per essere stata un angelo di Victoria’s Secret dal 2000 al 2006, nonché come “angelo per eccellenza” del brand di lingerie più famoso al mondo.
Gisele Bündchen: quando i propri”difetti” finiscono per divenire i propri punti di forza
Gisele si mostrò al pubblico con tutta la sua umanità, senza maschere e filtri e con quelli che in tantissimi avevano definito “difetti“. La modella ha affermato: «Tutti mi dicevano che i miei occhi erano troppo piccoli, il naso era troppo grande. Mi sono detta: sai cosa? Il naso grosso è sinonimo di personalità».
Il servizio fotografico di Missoni
Quello di Gisele è stato un inizio burrascoso e pieno di “no”, dove, invece, di valorizzare la sua bellezza ed i suoi tratti distintivi si preferirono nascondere e minimizzare il tutto. Questo è ciò che accade nel servizio fotografico della collezione autunno-inverno 1998/1999 di Missoni. Gisele fu immortalata dal fotografo Mario Testino, uno dei più grandi fotografi di moda, in uno scatto in bianco e nero in cui i capelli le avvolegevano gran parte del viso.
La stessa Angela Missoni affermò: «È vero, Gisele ha fatto la nostra prima campagna nel 1998 con Mario Testino e abbiamo scelto il suo corpo ma con i capelli tutti a coprire il viso».
La rivincita e l’addio alle passerelle
Le cose iniziarono a cambiare e Gisele riuscì ad affermarsi a tutti gli effetti come modella e a divenire la top model più pagata di sempre fino al 2017. Un buon record visto e considerato che si ritirò dalle passerelle nell’aprile del 2015, dove sfilò per l’ultima volta alla San Paolo Fashion Week per Colocci.
È come se il mio corpo mi avesse fatto riflettere sulla necessità di continuare a sfilare e mi ha chiesto di fermarmi. Rispetto il mio corpo e considero un privilegio l’avere la possibilità di fermarmi.
Gisele Bündchen
Tornò a sfilare solo in un’altra occasione: alla Cerimonia di inaugurazione dei Giochi olimpici di Rio de Janeiro allo Stadio di Maracaña.
Meglio essere fedeli a sé stessi che ad una realtà alterata
Gisele Bündchen, insieme a Barbra Streisand, Julia Roberts, Sarah Jessica Parker -per citarne alcune- è un chiaro esempio di quanto nella vita a volte bisogna semplicemente accettare se stessi, perché alla fine il talento viene fuori anche con qualche piccola imperfezione. Gisele, infatti, è riuscita lo stesso a raggiungere traguardi ineguagliabili dalle sue colleghe: ha partecipato a 470 sfilate, posato per 1200 copertine e preso parte a 350 campagne pubblicitarie.
A volte i “no” della vita possono essere duri da accettare, ma alla fine possono portare a grandi soddisfazioni, proprio come è accaduto a Gisele Bündchen.
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