Schiaparelli torna al centro dell’attenzione mediatica dopo l’abito indossato da LadyGaga la scorsa settimana il giorno della cerimonia ufficiale d’insediamente di Joe Biden come 46° presidente degli USA.
Daniel Roseberry, direttore creativo del brand, ha deciso di realizzare una collezione che va contro ogni canone della Couture. La stessa stilista Elsa Schiaparelli (creatrice dell’omonimo marchio) ha sempre utilizzato per i suoi abiti uno stile innovativo ed originale.
Roseberry ha voluto riportare l’attenzione della maison sul corpo umano. Un corpo che dà vita agli abiti e non viceversa, perché secondo lo stilista non sono gli abiti a fare la persona, ma bensì il contrario.
Lo stilista non ha paura di sperimentare e di proporre creazioni che siano in netto contrasto con i canoni estetici classici della moda parigina e mondiale.
Schiaparelli abbandona completamente le silhouette che caratterizzano da sempre l’Alta Moda. I corpi sono liberi in ogni senso. Non ci sono neppure distinzioni di genere. Le forme femminili accompagnano in modo sinuoso le texture dei vari abiti.
La femminilità si mischia con la mascolinità, in quanto sull’addome di ogni abito indossato dalle modelle vi sono dei muscoli che rimandano alla fisicità di un corpo puramente maschile.
L’oro è un colore che ritorna molto spesso in tutta la collezione Schiaparelli, sia nei vestiti, sia negli accessori. Ogni dettaglio è elevato alla sua estrema potenza.
Vi sono orecchini a forma di orecchio, occhiali a forma di occhio e scarpe a forma di piedi.
Molte borse hanno un dettaglio: un lucchetto; altre un naso con un piercing a septum. Persino una donna che allatta un bambino diviene un elemento caratteristico di uno degli abiti.
Tutto riporta l’attenzione ad una grande presenza fisica ed ogni piccolo dettaglio presente nel look contribuisce ad alimentare l’estrosità della maison.
The Little Vain
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