Miuccia Prada e Raf Simons presentano la collezione Primavera Estate 2021 di Prada.
The Little Vain
La Milano Fashion Week procede a gonfie vele e porta con sé una ventata di normalità. La vita mondana continua in modo del tutto naturale e mentre tutti continuano a parlare di questa fatidico “ritorno alla normalità”, Miuccia Prada e Raf Simons, i co-direttori creativi di Prada, si rifiutano di ricondurre le linee guida del brand a quest’ultima.
«Sono fortemente in disaccordo con l’idea del ritorno alla normalità. – sottolinea Miuccia Prada– Dopo tutto quello che è successo, come si può far finta di niente e tornare semplicemente alla normalità?». Il mondo di prima era davvero così meraviglioso? O forse, si è semplicemente convinti che lo fosse? Secondo Prada non lo era. Essere ancorati al passato o al suo ricordo non è mai una buona soluzione. Anzi, a volte far ciò porta ad un effetto contrario, perché i problemi sociali aumentano di giorno in giorno.
La nuova seduzione femminile
Prada pensa alle donne ridotte allo stereotipo della bellezza e reinterpreta i vestiti che nelle epoche passate e più recenti hanno contribuito ad accrescere quest’opinione generalitizzata. Raf Simons aggiunge: « Strascichi, corsetti e abiti da sera. Da sempre questi elementi sono considerati belli, ma un abito da sera, per quanto bello, in questo momento sembra fuori dalla realtà. Vogliamo che questi abiti siano rilevanti per il ventunesimo secolo e per le donne di oggi. Vogliamo godere della bellezza, ma con un occhio al presente e non al passato, l’oggi. Gli abiti da sera e gli abiti d’epoca possono risultare complicati. Abbiamo voluto renderli semplici e non complicati, con un’attitudine moderna ».
I corsetti sono soltanto un lontano ricordo. Sono aperti, tenuti assieme solo da qualche filo che resiste al concetto di seduzione proposto da Prada.
I reggiseni definiscono la forma del vestito e non sono più nascosti, ma bensì mostrati con orgoglio, in quanto parte integrante dell’abito stesso.
La lunghezza degli strascichi è drasticamente ridotta a quella di un rettangolo che non tocca terra. Tutto è più minimalista e lineare.
I fiocchi posizionati sul retro dei vestiti sono sostituiti da un cinturino.
La donna di Prada è libera da tutto e può permettersi di indossare una minigonna senza essere delineata in modo dispregiativo.
Ed è proprio per questo motivo che Miuccia e Raf sono completamente in disaccordo con l’idea di un ritorno alla normalità, poiché troppo antiquata rispetto alla vita contemporanea.
La moda deve guardare al futuro, alle necessità presenti, ascoltare le persone e le loro divergenze sociali e provare a dare il proprio contributo verso tutto ciò. La collezione Primavera Estate 22 di Prada dà alle donne un nuovo significato di seduzione: libero, fluido e senza troppi fronzoli.
Le giacche in ecopelle e leggermente oversize rappresentano a pieno questa nuova prospettiva.
Una collezione Primavera Estate 22 di Prada: due sfilate simultanee
L’interesse verso il futuro porta i due stilisti, Prada e Simons, a scegliere di continuare ad utilizzare la tecnologia per la presentazione della collezione PE 22 del brand.
La sfilata, infatti, torna nella sua versione originale (in presenza), senza rinunciare alla sua trasmissioni da remoto. Miuccia e Raf optano per due luoghi: Milano e Shangai. Città distanti tra loro, ma unite dalla passione per il progresso e per la moda.
E nell’ottica di questa fiduciosa evoluzione non si può non esserlo nei confronti di una collezione che propone una nuova lettura del guardaroba femminile.
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